
La dieta Paleo in gravidanza è sicura? È la scelta ideale? Prendendo ispirazione dalle abitudini alimentari dei nostri avi cacciatori e raccoglitori, sappiamo bene che questa alimentazione prevede pasti ricchi di nutrienti composti da vegetali e proteine di buona qualità. Infatti, chi sostiene la dieta Paleo evita completamente i cibi moderni come i latticini, i cereali e i prodotti raffinati e trasformati. Questa scelta alimentare viene fatta con la convinzione che l’apparato digerente umano non si è evoluto in modo tale da sostenere la digestione di tali prodotti alimentari.
Tutto questo ci dice una cosa: la dieta Paleo in gravidanza è più sicura di quanto possiamo pensare. A confermarlo è anche la scrittrice di Everyday Paleo, Sarah Fragoso. La nutrizione in stile paleolitico è perfetta persino durante la gravidanza. La futura mamma può assorbire più sostanze nutritive e vitamine proprio grazie agli alimenti concessi in questo regime alimentare, i quali risultano essenziali per una gravidanza sana. Scarica il nostro ebook per avere a portata di mano alcune ricette da provare subito!
Le vitamine liposolubili
Durante il periodo paleolitico, in cui vivevano i nostri avi cacciatori-raccoglitori, gli alimenti più pregiati erano riservati alle donne incinte e alle madri che allattavano. Tra questi cibi c’erano i tuorli d’uovo, le zucchine, le uova di pesce e gli organi degli animali.
Sebastien Noel, esperto di Paleo in Québec, sostiene che questi tipi di prodotti alimentari siano da preferire durante la gravidanza, in quanto sono ricchi di sostanze nutritive. Contengono in particolare elevate quantità di vitamine K2, D, E ed A, e offrono abbondanti quantità di proteine. Tutte le vitamine elencate sono liposolubili e necessarie per ottimizzare la densità ossea e la formazione del nascituro. Già da questo potrai capire che la dieta Paleo in gravidanza è ottima e, ovviamente, è valida anche negli altri periodi della vita di una donna.
Gli acidi grassi omega 3 assimilati grazie alla dieta Paleo in gravidanza
Le carni Grass-Fed (le trovi qui) e i pesci non allevati sono fondamentali nel regime alimentare paleolitico, e sono tutti ricchi di acidi grassi omega 3. Al contrario, le carni provenienti da animali allevati con mangimi in scatola e i pesci d’allevamento sono noti per contenere elevate quantità di acidi grassi omega 6.
È importante che le donne incinte assimilino buone quantità di omega 3: questa sostanza nutritiva sostiene lo sviluppo del cervello nei neonati. La dieta Paleo in gravidanza permette di consumare alimenti che ne sono carichi. Tra questi troviamo:
- tonno,
- aringhe,
- sgombro,
- salmone,
- gamberetti,
- granchi,
- trota,
- carne Grass-Fed,
- spinaci,
- broccoli,
- uova,
- semi,
- noci,
- cavolfiore.
Lo iodio
La gravidanza di per sé procura un sacco di stress al fisico e sovraccarica la tiroide della donna. La funzione dell’ormone tiroideo è quella di stimolare lo sviluppo neurale nel feto, ecco perché è importante tenere lo stress sotto controllo. La dieta Paleo in gravidanza è un toccasana proprio perché consente di assimilare adeguate quantità di iodio. Questa sostanza è molto rilevante per il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea. Tra i cibi paleo ricchi di iodio troviamo tonno, salmone, aringhe, pesce persico, spigola e alghe.
La dieta Paleo in gravidanza e l’apporto di acido folico
Infine, come ben sappiamo, la vitamina B9, chiamata anche acido folico o folato, non può mancare nell’alimentazione di una donna incinta. È necessaria per proteggere il feto dall’eventuale formazione della spina bifida, ovvero un difetto del vaso neurale che può portare alla chiusura di colonna vertebrale e del midollo spinale.
Pertanto le donne incinte, o che stanno cercando di avere un bambino, devono assimilare con la loro dieta una quantità sufficiente di acido folico per lo sviluppo della colonna vertebrale. Nel feto avviene durante i primi 28 giorni di gravidanza e, a volte, anche prima che la donna si renda conto di essere incinta.
La dieta Paleo in gravidanza è ottima anche in questo caso. Infatti permette alla donna di assimilare la vitamina B9 grazie al consumo di asparagi, verdure a foglia verde, broccoli e cavolini di Bruxelles. L’assunzione di acido folico in questa forma naturale fornisce anche antiossidanti in abbondanza, i quali non possono essere ottenuti prendendo integratori multivitaminici. Puoi trovare tante ricette da provare direttamente qui.
N.B.
Questa pagina è volta solamente alla diffusione ragionata delle linee guida di quella conosciuta come “Dieta Paleolitica” o “Dieta Paleo” e degli argomenti correlati. Questa non è una pagina a carattere medico e i principi qui contenuti non intendono costituire direttamente né indirettamente alcun tipo di diagnosi. Non sono un sollecito all’autodiagnosi o a curarsi da soli, né tantomeno ad abbandonare terapie mediche in atto.
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