Il Covid-19 ha messo in difficoltà tutti coloro che operano nell’ambito della sanità, in ogni parte del mondo. Tuttora non mancano le opinioni differenti e, purtroppo, anche le bufale che girano sul web. Negli ultimi anni si è parlato molto anche di vitamina C e Covid-19. Cosa dovremmo sapere a riguardo? Quali sono le potenzialità di questa sostanza nutritiva contro questa particolare malattia?
Andiamo a scoprire i dettagli più importanti di questo argomento. Non dimenticare, però, che per prevenire le patologie e salvaguardare il nostro benessere quello che serve è sempre una buona alimentazione. La dieta Paleo permette di mantenere il nostro corpo in salute. Lo sapevi? Scarica le migliori ricette direttamente da questa pagina.
Alla scoperta della vitamina C
La vitamina C, o acido ascorbico, si presenta come una sostanza nutritiva essenziale per la nostra salute perché supporta il compimento di numerose funzioni fisiologiche dell’organismo. Il nostro corpo non riesce a sintetizzarla in autonomia, perciò è necessario assimilarla attraverso la nostra alimentazione.
Questa vitamina è un potente antiossidante. Pertanto, è in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, di proteggerci dalle malattie, di rallentare il naturale processo di invecchiamento cellulare e di rafforzare il sistema immunitario. Già da questo si evince che, almeno in minima parte, si può parlare di vitamina C e Covid-19: questa vitamina può favorire la prevenzione, proprio supportando il nostro sistema immunitario. Ma cos’altro c’è da sapere sull’argomento?
I dati confermati dalle ricerche
Come hanno riscontrato numerose ricerche, la vitamina C è capace di influire direttamente sulle funzionalità del sistema immunitario. Oltre a garantire ottime proprietà antiossidanti, è anche in grado di contrastare le infiammazioni. Per tutte queste ragioni può proteggerci bene da agenti patogeni di vario genere.
Quindi, parlando di vitamina C e Covid-19, non ci sono dubbi sul fatto che questo nutriente possa aiutare a prevenire questa malattia. Molti esperti parlano altresì della possibilità che questa vitamina possa aiutare a trattare la patologia. Questa ipotesi deriva dai risultati di uno studio del 2016, che si era focalizzato sull’influenza suina, ovvero la polmonite virale da H1N1. Questo studio, effettuato su cavie animali, ha dimostrato che il sistema immunitario supporta meglio l’organismo malato quando si assimila acido ascorbico.
Tuttavia, è importante dire che la quantità di vitamina C somministrata alle cavie fu nettamente maggiore rispetto a quelle che sono le dosi giornaliere raccomandate. Perciò, i dati confermano che questa vitamina può aiutare a trattare la patologia da SARS-CoV-2. Per ottenere validi risultati, però, servirebbe un dosaggio elevato di questo nutriente. Il sovradosaggio di vitamina C può comportare effetti collaterali tra cui diarrea e altri disturbi gastrointestinali.
Cos’altro c’è da sapere e cosa dovremo fare?
Sono in atto tuttora altri studi sulla correlazione fra vitamina C e Covid-19. La speranza è che la somministrazione di questa sostanza nutritiva possa migliorare la funzionalità dell’apparato respiratorio e ridurre la necessità di sottoporre i pazienti più gravi alla ventilazione meccanica. Secondo uno studio del 2019, sembra che la vitamina C possa aiutare a ridurre dell’8% i tempi di permanenza in terapia intensiva e, di conseguenza, anche la durata della ventilazione meccanica.
Nonostante le ricerche, ancora non abbiamo a disposizione prove certe sull’efficacia della vitamina C durante la cura e la prevenzione. Ad ogni modo possiamo basarci semplicemente sulle proprietà di questa vitamina e sfruttarne comunque le potenzialità già comprovate, senza però dimenticare che il sovraddosaggio può provocare effetti collaterali.
Vitamina C e Covid-19: alcune conclusioni e consigli finali
Anche se non vi sono evidenze riguardo la relazione tra vitamina C e Covid-19, per quanto riguarda prevenzione e trattamento, possiamo affermare che assimilare questa vitamina non è affatto un male. Anche se non è necessario fare la “corsa agli integratori”, possiamo comunque aiutare il nostro organismo assimilando la corretta quantità di vitamina C grazie alla nostra alimentazione. Ecco le indicazioni da tenere a mente:
- Per assimilare la dose giornaliera minima raccomandata, di circa 90 mg, è importante consumare molta frutta e verdure fresche.
- Le persone che fumano e le donne che allattano dovrebbero assimilare altri 30-35 mg in più al giorno di vitamina C.
- Il rischio di sovradosaggio è quasi inesistente quando questa vitamina viene assunta solo tramite la dieta.
Ora che hai le informazioni che ti servono su vitamina C e Covid-19, non ti resta che impegnarti per mangiare sano. Non sei d’accordo? La dieta Paleo può essere proprio ciò che fa per te. Se ancora non la segui, scopri di più QUI e non esitare a scaricare il nostro ebook di ricette.
N.B.
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